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Visualizzazione dei post con l'etichetta OLTRE IL SILENZIO

“Poesie dal cassetto: il debutto poetico di Francesca Chiavegato conquista i lettori”

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  Intervista a Francesca Chiavegato               POESIE DAL CASSETTO LE POESIE CHE VENGONO DAL CUORE C’è un cassetto, a Verona, dove abitano parole silenziose, nate dall’osservazione della vita e custodite con cura per anni. In quel cassetto, Francesca Chiavegato ha raccolto i suoi pensieri più intimi, i suoi sogni, le riflessioni sulla natura, sui giovani, sull’amore e sul tempo che passa. Amante degli animali, con il dono raro di saper sorridere alla vita anche nelle sue pieghe più fragili, Francesca esordisce con la sua prima raccolta poetica “Poesie dal Cassetto”, edita da Abra Books. Un’opera che racchiude 90 poesie, scritte nel tempo, che ora prendono voce e forma sulla pagina. L’abbiamo incontrata per farci raccontare cosa significa, oggi, scrivere poesia.   1. Ciao Francesca, iniziamo con una domanda mai scontata: Da dove nasce per te il bisogno di scrivere poesie? È un’urgenza interiore,...

Non ho le palle? Sì, è vero. Non si vedono. Ma scrivo con viscere, fede e rabbia. E questa è la mia rivoluzione.

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    Il Diavolo e l’Acqua Santa Non è solo poesia. È uno schiaffo. È una messa laica. È una rivolta gentile. Mi chiamo Stefania Colasanti , e non ho intenzione di chiedere il permesso. Questa non è solo una silloge. È la voce di chi ha fede, di chi bestemmia, di chi prega col corpo e con la rabbia. È l’urlo di chi è stanco di sentirsi piccolo, inutile, silenzioso. Il Diavolo e l’Acqua Santa è spirituale e carnale. È Dio e bestemmia. È preghiera profana e amore nudo. È per chi ama, per chi si pente, per chi lotta… ma non si piega. Perché l’ho pubblicato in eBook? Perché ne ho piene le tasche. Piene di una cultura che oggi vive solo se vendi bene, se sei "presentabile", se hai la faccia giusta. Piene di chi pubblica solo per apparire. Piene di chi ha ucciso i libri con i soldi , e seppellito la lettura sotto il marketing da discount. Non ho le palle, dite? Vero. Visibilmente, no. Ma ho una penna che taglia più di mille coltelli. E con questa penna ti dico: usiam...

Sgombero Forzato 2.0: Gaza in Vendita, Chi Firma il Contratto della Vergogna?

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  Sgombero Forzato 2.0: Gaza in Vendita, Chi Firma il Contratto della Vergogna? 🔻 Dati, numeri e strategie politiche dietro lo sfollamento della popolazione palestinese 🔻  Un popolo sradicato: Gaza tra bombe, sfratti e morte La Palestina continua a sanguinare, ma questa volta la guerra non è fatta solo di missili e distruzione. Dopo le bombe arriveranno i contratti. Un processo di pulizia etnica mascherato da soluzioni geopolitiche: deportazioni, reinsediamenti forzati e terra svuotata per nuovi interessi economici e strategici. I numeri della devastazione: Oltre 48.200 morti dall’inizio del conflitto, più della metà donne e bambini ( AP News ) Più di 111.600 feriti e migliaia di dispersi 90% della popolazione sfollata , senza più una casa ( AP News ) 245.000 abitazioni distrutte o inagibili ( AP News ) Mentre le case crollano sotto le bombe, i potenti del mondo scrivono piani di "riorganizzazione". Ma cosa significa davvero?  Il piano Trump-Netanyahu: pulizia et...

Sgombero Forzato: Gaza in Vendita al Miglior Offerente!

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Sfratti, bombe e speculazione: chi firma il contratto della vergogna? E no, vi rispondo subito, cinici e giudicanti , non è la gloria che cerco, né tantomeno un riconoscimento, ma solo un aiuto ad aiutare. Ai cuori e alle anime che non si lasciano trafugare la dignità e la propria verità. Un’opinione, la mia, che inizia a urlarmi contro , perché sia condivisa. E amen, mi prenderò tutte le vostre critiche, i vostri commenti anche negativi, nella speranza che tra i tanti ci sia chi, come me, userà tutte le sue capacità per dare una mano. A volte, basta un poco di tutti per fare la differenza. La Palestina sanguina, ma il mondo distoglie lo sguardo. Si parla di sicurezza, di confini, di strategie geopolitiche , ma si ignora la realtà più semplice e crudele: un popolo sta morendo. Un tempo si gridava "Mai più!" davanti agli orrori dell'Olocausto. Oggi, invece, l’ipocrisia regna sovrana. Perché questa volta l’ingiustizia è tollerata, appoggiata, finanziata? Chi è il vero t...

Uniti Contro l'Ingiustizia: La Voce del Popolo Rumeno

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 Uniti Contro l'Ingiustizia: La Voce del Popolo Rumeno Il 12 gennaio 2025, a Bucarest, migliaia di persone si sono riunite per protestare contro l'annullamento delle elezioni presidenziali. La Corte Costituzionale ha invalidato il primo turno, vinto da Călin Georgescu, citando presunte interferenze russe. Questa decisione ha sollevato forti dubbi sulla trasparenza democratica e scatenato l’indignazione di un popolo che non accetta di essere ignorato. "Quando ci tolgono la possibilità di scegliere, ci tolgono la libertà stessa," ha affermato una manifestante in piazza. Le sue parole riecheggiano il sentimento di milioni di persone non solo in Romania, ma in tutto il mondo, dove la democrazia deve essere continuamente difesa. Le proteste, partite dal cuore della Romania, rischiano di espandersi anche ad altri Paesi, mostrando quanto sia cruciale far sentire la propria voce in momenti di crisi. Queste manifestazioni non sono solo una ribellione contro un’ingiustizia loca...

vi racconto una storia

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  VI RACCONTO UNA STORIA: C'è una donzella... No, aspettate. C'è una donza... mmm, neanche. C’è una tizia (eccola, sì) che si lascia trasportare dalle parole senza senso e dagli atteggiamenti ambigui di certi individui oscuri, con modi altrettanto loschi. Lei se ne sta seduta su uno sgabello, in un bar; non chiede nulla, non vuole nulla, non cerca nulla. Parla da sola, ride, si accarezza i capelli, come se fossero toccati da dita magiche – di certo non ostili. Davanti a lei un calice vuoto e una bottiglia di vino rosso appena aperta. Mentre ride, allunga la mano, afferra la bottiglia e cerca, felice, di riempire il bicchiere, quando uno di quegli individui le sussurra: “Permetti?” Il sorriso della tizia si gela; avverte un pericolo. Eppure, nonostante quel sesto senso, accetta la cortesia del “losco figuro.” Lei beve il suo vino, tutto il contenuto della bottiglia, e ogni mescita è gestita dal “losco figuro”… Ma ora non ride più, non si accarezza i capelli, non parla tra sé e s...

BASTA!

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Basta! Eternamente Eva? Il 25 novembre, la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, rappresenta un momento di riflessione mondiale. Ma cosa significa davvero? L'emancipazione della donna, troppo spesso, sembra ancora una mera utopia. Le donne continuano a essere vittime di abusi, violenze domestiche, manipolazione psicologica sul lavoro, e vengono ridotte a semplici oggetti sessuali. Vite spezzate, anime inzozzate e uccise, solo per il fatto di essere semplicemente donne. Non ci sarà mai un lieto fine finché non riusciremo a uccidere il vero nemico: il silenzio. La deflorazione: un simbolo di paura di ritorsioni, di vergogna, di oppressione. Stefania Colasanti
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  Viva! Riflessioni sul Femminicidio e la Prevenzione della Violenza di Genere Introduzione:   Nel mondo in cui viviamo, la violenza di genere e il femminicidio sono problematiche drammatiche che richiedono attenzione e azioni concrete. In questo post, attraverso una potente metafora, riflettiamo su come la lotta per la sopravvivenza spesso si intrecci con la lotta contro la violenza. Come una volpe accecata dai fari nella notte, anche le donne si trovano spesso intrappolate in situazioni che mettono a rischio la loro vita. Ma, contrariamente alla volpe, noi dobbiamo lottare affinché la luce della prevenzione e della consapevolezza brilli per proteggere chi rischia. Un invito a dire "Viva!" alla vita, alla lotta e alla prevenzione del femminicidio. Attenti alla notte   Cosa fa la volpe? Attende il buio, si avvicina silenziosa, astuta, alla ricerca di cibo. Tuttavia, troppo spesso, la sua furbizia viene tradita dalla luce, accecata dai fari delle auto, finisce per morire....

DONNE di NUVOLE - Salvatore Pettirossi - IL FEMMINICIDIO

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DONNE DI NUVOLE, PER NON DIMENTICARE! TESTO A CURA DI STEFANIA COLASANTI.