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Sfratti, bombe e speculazione: chi firma il contratto della vergogna?
E no, vi rispondo subito, cinici e giudicanti, non è la gloria che cerco, né tantomeno un riconoscimento, ma solo un aiuto ad aiutare. Ai cuori e alle anime che non si lasciano trafugare la dignità e la propria verità.
Un’opinione, la mia, che inizia a urlarmi contro, perché sia condivisa. E amen, mi prenderò tutte le vostre critiche, i vostri commenti anche negativi, nella speranza che tra i tanti ci sia chi, come me, userà tutte le sue capacità per dare una mano.
A volte, basta un poco di tutti per fare la differenza.
La Palestina sanguina, ma il mondo distoglie lo sguardo.
Si parla di sicurezza, di confini, di strategie geopolitiche, ma si ignora la realtà più semplice e crudele: un popolo sta morendo.
Un tempo si gridava "Mai più!" davanti agli orrori dell'Olocausto.
Oggi, invece, l’ipocrisia regna sovrana.
Perché questa volta l’ingiustizia è tollerata, appoggiata, finanziata?
Chi è il vero terrorista?
Chi si difende con le unghie e con i denti per restare nella propria casa,
o chi impone la violenza come unica legge, schiacciando un popolo sotto il peso della paura e dell’occupazione?
Nel mio romanzo-verità "Il Terrorista Inesistente" ho provato a raccontare ciò che non viene detto.
Ma oggi, mentre tutto continua nel silenzio assordante di chi potrebbe fermare la carneficina e sceglie di non farlo, mi chiedo: fino a quando?
Poco fa, uno sparo.
Una madre cinghiale uccisa. I suoi piccoli, dispersi nel panico, corrono senza meta.
Alcuni forse sopravvivranno per qualche giorno, altri no. Ma il loro destino è segnato.
Chi guarda la scena potrebbe pensare che fosse necessario. Troppi cinghiali, troppi problemi. Ma chi decide?
Ora guardiamo la Palestina.
Uccidere, disperdere, sradicare un popolo intero, credendo di “risolvere un problema”.
I potenti del mondo credono di sapere cosa è meglio per loro. Ma chi siamo noi per stabilire che spezzare un’esistenza sia la soluzione?
Pensiamo che disperderli sia “dare loro una nuova vita”. Ma fuori dalla propria terra, senza radici, senza la libertà di scegliere, si è morti comunque.
La crudeltà del concetto di “eliminazione per necessità”. La Palestina viene trattata allo stesso modo: "troppi problemi", "troppa instabilità", "via, risolviamola così".
Ma quando si tratta di vite, non si può parlare di soluzioni meccaniche.
Chiudiamo gli occhi e proviamo a generare immagini colorate per il popolo palestinese…
Che colori vedete? Nessuno, vero?
Eppure, ripeto: leggere ogni tanto aiuta.
📚 Tra "Il Terrorista Inesistente", dove chi non sa potrà sapere tramite una storia raccontata affinché tutti possano comprendere, e "I Veli dell’Anima", dove, tra fantasia e realtà, c’è una possibilità di fuga dagli orrori.
Cosa ne pensi? La verità è ancora troppo scomoda per essere detta? Lascia la tua opinione nei commenti, grazie.
#Palestina #VeritàScomode #IlTerroristaInesistente
Stefania Colasanti

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